Il Consiglio nazionale ha concluso
l'esame, iniziato lunedì, del programma di stabilizzazione delle finanze
federali per il periodo 2017-2019, approvato con 132 voti a 53. Tra le misure adottate
oggi figura un taglio di 77 milioni nei contributi federali destinati ai
Cantoni per i sussidi di cassa malati .
La sinistra chiedeva di rinunciare a questi
risparmi. Ieri Marina Carobbio Guscetti ha sostenuto che i tagli avranno un
effetto pesante sui cantoni, ma soprattutto su molte famiglie "che già
oggi fanno fatica a pagare i premi cassa malati ". Di parere opposto l'UDC
che, per bocca di Thomas Aeschi (UDC/ZG), ha chiesto risparmi più consistenti.
Entrambe le proposte sono però state bocciate: la prima con 99 voti contro 85,
la seconda con 123 voti a 59.
Il taglio di 77 milioni diventerà effettivo
soltanto quando sarà entrata in vigore la revisione della legge sulle
prestazioni complementari prevista al più presto nel 2019. Il governo auspicava
un'applicazione più rapida di questi risparmi, ma il Nazionale si è però
opposto.
La Camera del popolo ha anche approvato,
con 127 voti contro 54 e un'astensione, i risparmi nell' assicurazione
invalidità (61 milioni nel 2018 e 62 l'anno seguente). Pure approvate le
riduzioni degli aiuti finanziari ai Cantoni plurilingui (Berna, Friburgo,
Grigioni e Vallese) e all'Istituto federale di metrologia (METAS).
Nel suo messaggio, il Consiglio federale
propone per il 2017 complessive minori uscite per 800 milioni di franchi, 900
milioni per il 2018 e 1 miliardo per l'anno seguente. Il Consiglio degli Stati
si era mostrato meno ambizioso: il governo dovrebbe risparmiare 144 milioni di
franchi in meno nel 2017, 261 milioni in meno nel 2018 e 276 milioni in meno
nel 2019.
La versione uscita oggi dal Consiglio
nazionale si situa a metà strada, con risparmi per 658 milioni nel 2017, 772
milioni nel 2018 e 914 nel 2019. I tagli stabiliti dal programma di
stabilizzazione si riferiscono a quanto previsto dal piano finanziario e non
alla situazione attuale. Ad esempio, malgrado i risparmi di 77 milioni, i
contributi destinati ai sussidi di cassa malati continueranno comunque ad
aumentare, seppur in modo inferiore a quanto previsto inizialmente.
Lo scopo del programma di stabilizzazione,
infatti, non è tagliare le prestazioni, ma limitare le spese supplementari
gravanti sul bilancio e dovute all'assunzione di nuovi compiti o
all'intensificazione di quelli esistenti. Il programma di stabilizzazione
2017-2019 interessa tutti i settori della Confederazione ad eccezione
dell'esercito.
Il dossier torna ora al Consiglio degli
Stati per l'esame delle divergenze.
Le decisioni di ieri
Ieri la Camera del popolo aveva già deciso
di tagliare 100 milioni in più nel 2018 e nel 2019 nell'Amministrazione
federale. Oltre al personale saranno toccati i beni e servizi nonché gli oneri
d'esercizio e gli investimenti.
Contrariamente a quanto auspicato dalla
commissione preparatoria, il Nazionale ha invece respinto la proposta di
tagliare 100 milioni supplementari nella cooperazione internazionale. Pure
respinti i risparmi di 2 milioni annui nell'ambito dell'offerta editoriale
della SSR destinata all'estero (ad esempio Swissinfo).
Anche l'agricoltura è stata risparmiata:
contrariamente a quanto chiesto dal governo, la camera ha rinunciato a tutti i
tagli nei pagamenti diretti (60-69 milioni) e annullato anche quelli
riguardanti la promozione della qualità e delle vendite (2,5-5 milioni).
Anche i risparmi del settore della
formazione e della ricerca sono stati ridotti. Il Consiglio federale proponeva
tagli annui da 142 a 174 milioni di franchi. Nazionale e Stati hanno però
deciso di limitarli a una forbice compresa tra 61 e 69 milioni all'anno.
Fonte: Corriere del Ticino